Trovare un’assicurazione auto a 150 euro, una domanda che in molti si fanno, considerando anche che il costo medio di una Rca auto pesa sulle nostre tasche in maniera notevole.
La risposta a questa domanda è dipende. Dipende dal prodotto che un automobilista cerca e quali sono le condizioni assicurative che vuole far applicare sul suo mezzo.
Ricordiamo per prima cosa a tutti che il costo medio di una Rca auto annuale spesso supera abbondantemente i 450 euro. Esistono anche però formule assicurative in grado di accontentare tutte la tasche e di venire incontro alle esigenze degli automobilisti, l’importante è scegliere i canali giusti.
Vale sempre la regola che tutti dobbiamo seguire che nessuno regala nulla, proprio sull’online è necessario stare molto attenti, spesso dietro a tariffe troppo convenienti si possono nascondere truffe assicurative che come tali compromettono non solo la nostra copertura ma anche la nostra situazione con le forze dell’ordine in generale.
Vediamo ora un piccolo decalogo per evitare le truffe assicurative e seguire solo le compagnie regolarmente abilitate. Per prima cosa è bene fare un controllo sul sito dell’Ivass dove è possibile avere alcune informazioni molto importanti. Viene segnalata l’esistenza di alcuni siti web dove si vendono in maniera truffaldina e fraudolenta prodotti assicurativi a 150 euro.
Visitare il sito dell’Ivass è la prima cosa ma questo potrebbe anche non bastare. Consigliabile recarsi direttamente sul sito della compagnia assicurativa per ottenere maggiori informazioni.
Grazie a comparatori di prezzo come Sos Tariffe è possibile scovare assicurazioni auto o moto temporanee a 150 euro. Vediamo ora nel dettaglio come funzionano questi prodotti assicurativi. Parliamo di un tipo di assicurazione auto personalizzabile a seconda delle esigenze dell’automobilista.
In ogni caso è necessario comunicare con una certa tempestività alla propria compagnia assicurativa il periodo di copertura. Ricordiamo a tutti che questo tipo di polizze prevendono una franchigia di solito elevata.
In questo modo in caso di sinistro data la durata molto breve della polizza, si parla di un periodo fino a 3 mesi la compagnia si tutela.
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COSA BISOGNA SAPERE SULLE ASSICURAZIONI PER LE AUTO D’EPOCA
Le auto d’epoca sono un patrimonio da non sottovalutare. Oltre che affascinanti e di immenso valore storico, hanno raggiunto in alcuni casi anche una certa importanza economica. Per chiunque possieda in casa un’auto datata sarà interessante sapere dopo quanti anni questa diventa d’epoca. Per chi invece già ce l’ha è fondamentale scoprire tutti i vantaggi che comporta in termini di tasse (assicurazione, circolazione, possesso e revisione).
Dopo quanto si può parlare di auto d’epoca?
Prima della Legge di Stabilità del Governo Renzi un veicolo era considerato auto d’epoca se era stato costruito 20 anni prima dell’iscrizione al registro ASI (Auto Storiche Italiane). Ora invece la soglia è stata elevata a 30 anni. Non cambia dunque il fatto che a rilevare sono solo il numero di anni trascorsi dalla sua costruzione e non la prima immatricolazione. Altra condizione è che un auto per divenire d’epoca sia fedele all’originale e sia tenuta decorosamente. È necessario dimostrare all’ASI che il veicolo sia in buono stato, anche attraverso foto. L’ASI può rifiutare l’iscrizione di una vettura se ritiene che non ci siano requisiti basilari per farlo. Un’altra differenza sostanziale introdotta dalla riforma è che non tutte le auto potranno divenire storiche; è stata stilata infatti una lista di circa 350 modelli ai quali è riservata la possibilità di godere delle agevolazioni previste dalla legge.
Riduzione sostanziale dei costi
Per le auto d’epoca è prevista un’importante riduzione dei costi sia per il bollo che per l’assicurazione.
La tassa di possesso per le auto storiche è limitata ad una tassa di circolazione che andrebbe pagata solo se si utilizza la vettura per muoversi. La cifra è da versare è veramente bassa e sfiora la decina di euro all’anno.
Per quanto riguarda invece l’assicurazione per le auto d’epoca non esistono regole prestabilite sui prezzi e sulle condizioni. Alcune compagnie formulano comunque delle offerte con tariffe apposite per le auto storiche che risultano molto più basse rispetto a quelle convenzionali. Le formule previste per questi veicoli permettono ai possessori di ottenere dei forti risparmi. La soluzione migliore è quella di comparare i vari preventivi cercando la polizza più conveniente.
Circolazione e Revisione
La circolazione su strada per le auto d’epoca ha delle regole differenti rispetto a quella delle auto normali:
- Non è obbligatorio indossare le cinture di sicurezza qualora l’auto non sia stata costruita con tale requisito.
- Non vi è l’obbligo di tenere sempre le luci di posizione accese.
- Sono previsti spesso forti limiti alla circolazione ed al traffico dal momento che moltissime auto d’epoca sono conformi alla normativa Euro 0.
Per le auto storiche è previsto inoltre l’obbligo di sottoporle a revisione periodica ogni due anni.
La tua opel con una marcia in più
L’opel è una tipo di auto che ha bisogno delle sue attenzioni e solo un vero appassionato di auto sa quanto sia preziosa. Chiunque sia un vero fan di questo brand sa anche bene tuttavia che, se si vuole davvero far brillare questo modello occorre utilizzare una serie di accorgimenti , una cura per i dettagli unica e importante. E’ quindi necessario scegliere accuratamente questi strumenti aggiuntivi, per poter dare alla propria Opel i bonus più importanti al fine di migliorarne le caratteristiche e rendere il vostro modello Opel un bolide insuperabile. Ad esempio, impiegando la centralina aggiuntiva opel.
La centralina aggiuntiva vi permette di rendere la vostra Opel insuperabile sotto vari punti di vista. Dal punto di vista delle prestazioni è una garanzia assoluta, poichè il vostro motore acquisterà cavalli preziosi e rimarrà ancora più controllabile di prima rendendo la guida un vero e proprio piacere. Come dovrebbe sempre essere. Dal punto di vista dei consumi invece, tematica assai spinosa che vede preoccupati milioni di automobilisti, voi potete anche dormirci sopra con serenità. SI dà il caso infatti che i consumi e le emissioni siano notevolmente ridotti, senza che voi dobbiate quindi mettere mano al portafogli e senza che voi dobbiate preoccuparvi per l’ambiente. Scegliete attentamente per la vostra auto, ma scegliete sempre il meglio. Come la centralina aggiuntiva per la vostra Opel, e non vene pentirete.
Valutare un’auto usata non è un gioco da ragazzi
Le valutazioni di un’auto usata non sono facili da stabilire, infatti sono sempre professionisti del mestiere che, tramite una serie di parametri, riescono a definire esattamente il valore di mercato di un’auto di seconda mano.
Non si può semplicemente svalutare una vettura a seconda degli anni di vita perché i fattori da tenere in considerazione possono prescindere anche da un chirurgico calcolo aritmetico.
Ad esempio, oltre ai chilometri percorsi e al numero di incidenti subiti, bisogna tenere in considerazione parametri più economico-sociali quali il rapporto tra la domanda e l’offerta e la commerciabilità del veicolo che indicano quanto sia richiesto un determinato modello di auto. Anche la località o la zona di appartenenza possono far variare le quotazioni dell’usato, insieme alla freschezza del modello e al colore dell’auto; sono tutte caratteristiche che rendono più appetibile l’acquisto o lo scoraggiano in toto.
Da calcolare precisamente sono invece i costi relativi al mantenimento perché se è vero che l’assicurazione auto varia il suo importo a seconda dei sinistri commessi dal guidatore e non dal mezzo, il costo della tassa di proprietà aumenta tanto più l’auto è inquinante.
I tagliandi di manutenzione, previsti dalla casa di produzione, se non sono effettuati con regolarità possono deprezzare maggiormente la valutazione dell’auto. Chi però compra un’auto usata deve tener presente che dopo 20 anni di vita le assicurazioni, online e non solo, offrono importanti agevolazioni stabilite dalla legge.
Nuovo pacchetto liberalizzazioni: tante novità per le assicurazioni
Il decreto sulle liberalizzazioni introdotto dal nostro governo non lascia fuori il campo delle assicurazioni. Lo spauracchio da combattere è quello delle truffe assicurative che, nell’ultimo periodo, ha avuto una forte impennata. Molte sono le novità introdotte da questo nuovo pacchetto. La prima, la più importante, è quella che abolisce i rimborsi per il cosiddetto colpo di truffa. In molti casi, infatti, si tratta solo ed esclusivamente di una truffa messa a punto ai danni delle assicurazioni. In altre parole si tratta di un tentativo di percepire una somma di denaro in seguito a un sinistro, reclamando un malanno fisico che non può essere diagnosticato con certezza. Per questo motivo, per mettere un freno a quella che ormai è diventata una vera e propria prassi, nel decreto si legge che “in caso di incidente stradale le lesioni di lieve entità, che non siano suscettibili di accertamento clinico strutturale obiettivo, non potranno dare luogo a risarcimento per danno biologico permanente”. Altra importante novità nel campo delle assicurazioni riguarda tutti quegli automobilisti trovati a guidare senza assicurazione. Il nome di questi ultimi verrà inserito in un apposito registro e verrà loro dato un periodo di tempo, stimabile in 15 giorni, per regolarizzare la posizione, pagando l’assicurazione. Al termine dei 15 giorni previsti riverrà controllata la posizione di suddetti automobilisti e, qualora non fosse regolarizzata, i nominativi saranno passati a prefetture e forze di polizia. Novità anche per il tagliando di assicurazione che dovrà essere ritirato solo per via telematica.